27 ott 2008

Poesia



Carlos Drummond de Andrade
(Itabira, 31/10/1902 – Rio De Janeiro, 17/08/1987)

"Il culo, che meraviglia"

Il culo, che meraviglia.
È tutto un sorriso, non è mai tragico.
Non gli importa cosa c'è
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni.
"Mah!" sussurra il culo "quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare".
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d'essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s'innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. È felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo è il culo,
fuori misura.

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