17 ago 2007

Walter e Donald


Non è mai esistito nella storia del rock americano un gruppo come gli Steely Dan. Anzi, più che un gruppo una sensazione, un progetto, un respiro di musica. E anche un mistero. Gli Steely Dan hanno infatti avuto un grandissimo successo dagli anni '70 ai giorni nostri proprio perchè si sono negati.
Mentre tutti i gruppi rock del periodo giocavano a eccedere con spettacoli faraonici, loro si offrivano raramente in concerto. Preferivano stare chiusi per mesi e mesi in sala d'incisione catturati da una smania di perfezionismo, coniando uno stile elegante e rilassato, da salotto, che fonde pop, jazz, soul e blues, il tutto adornato da liriche erudite, dissonanze chitarristiche e cambi di tempo (merito anche del produttore Gary Katz, a cui si deve il caratteristico sound "pulito" dei loro dischi). Rileggendo oggi la storia di Walter Becker e Donald Fagen la vedo così: due ottimi musicisti, due timidi personaggi dall'enorme passione musicale ma anche dalla debolissima consistenza psicologica. E' risaputo che Fagen aveva paura di cantare in pubblico ed era già capitato che fosse rimasto senza voce davanti ad una platea mentre Becker era notoriamente dipendente dalla droga. Timidi e sfuggenti hanno così accumulato successi quasi in sordina, senza necessariamente esaltare le folle. Una curiosità: Il nome del gruppo proviene dal romanzo Il Pasto Nudo di William Seward Burroughs dove "Steely Dan" era un vibratore alimentato a vapore.

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